LA PROSSIMA EDIZIONE DI NANOFORUM SI TERRÀ DAL 12 AL 13 OTTOBRE 2016 PRESSO MI.CO MILANO CONGRESSI A MILANO.
L’evento dedicato alle micro e nanotecnologie in cui ricerca e impresa si incontrano si terrà quest’anno in concomitanza con ramspec, il salone della chimica dedicato alle materie prime, alle specialità chimiche e ai prodotti derivati.
Nata nel 2005 con l’obiettivo di favorire i processi di comunicazione e trasferimento tecnologico tra la ricerca e l’impresa in un settore fondamentale per lo sviluppo del sistema‐paese come quello delle micro e nanotecnologie a matrice polimerica, ceramica e metallica, nanoforum quest’anno raggiunge la dodicesima edizione con una grande novità.
Infatti, nanoforum 2016 si terrà in concomitanza con ramspec, il salone della chimica che nella prima edizione ha coinvolto circa 2.500 partecipanti. Una preziosa occasione di scambio e sinergia tra due mondi affini, che non possono che trarre vantaggio da un contatto diretto e ravvicinato. Quest’anno più che mai, partecipare a nanoforum significa quindi cogliere una preziosa opportunità di relazione, networking e conoscenza, grazie anche alla ben nota qualità del programma culturale dell’evento.
Siamo particolarmente lieti dell’accordo di collaborazione stretto con ramspec – afferma Annalisa Ghiglia, managing director di ITER (la società organizzatrice di nanoforum) – e siamo certi che questa novità si tradurrà in un concreto vantaggio per tutti gli attori coinvolti nella manifestazione, dagli espositori agli sponsor, fino ai visitatori. Questa partnership non sarebbe stata possibile senza l’impegno di Domenico Piazza, che ha creato e gestito nanoforum per 12 anni, e al quale va il mio ringraziamento.
Come presidente dell’associazione octima – prosegue Gian Battista Pecere, organizzatore di ramspec – e a nome dei nostri 2340 soci posso affermare che accordi di questo tipo sono un lustro sia per noi e sia per il mondo della “ricerca e sviluppo” Con le nostre attività convegnistiche e la collaborazione di ITER possiamo dare visibilità internazionale all’industria italiana, che ancora oggi ne ha tanto bisogno.